C128 - Tommasi NET

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Il Commodore 128 (noto anche come C128, CBM128 o C= 128) è un modello di home computer ad 8 bit prodotto dalla Commodore Business Machines e presentato al Consumer Electronic Show del 5 gennaio 1985. Venne immesso sul mercato 3 anni dopo il suo celebre predecessore, il Commodore 64, e rimase in commercio fino al 1989. Era dotato di 128 KB di RAM,  di una tastiera completa da 95 tasti integrata nel corpo macchina e di  una linea più filante e bassa rispetto a quella dei modelli precedenti.  Il Commodore 128 presentava 2 CPU: il MOS 8502, derivato dal noto MOS 6510 montato sul C64, e lo Zilog Z80. Grazie ad esse poteva operare sia in modalità C128, con uno schermo ad 80 colonne e con un BASIC con nuovi comandi, sia emulando il C64, offrendo una compatibilità quasi totale con questa macchina, sia in modalità CP/M, permettendo di eseguire i programmi scritti per questo sistema operativo. Grazie a queste caratteristiche Commodore lo presentava come "tre computer in uno".
Fu l'ultima macchina ad 8 bit prodotta dalla Commodore e venne  presto abbandonato a causa dell'imminente successo delle macchine a 16  bit e soprattutto della nuova piattaforma da poco acquistata dalla  Commodore, l'Amiga.
Il C128 nacque dopo lo sfortunato tentativo del 1984 di rimpiazzare il VIC-20 e il Commodore 64 con le macchine della serie TED (dal nome del coprocessore principale), ossia il Commodore 16 e il Plus 4,  quest'ultimo destinato all'utenza professionale: queste macchine non  erano però compatibili con i due predecessori e non potevano attingere  alla vastissima base di software, programmi e giochi già sviluppata per  il C64. Vista la pessima accoglienza dei due nuovi modelli sul mercato e resosi  conto dell'errore commesso, il management di Commodore cercò di  riparare con il Commodore 128, compatibile con il C64 ma disponendo  anche di alcune delle caratteristiche avanzate delle macchine TED, come  il BASIC 3.5 che venne ulteriormente sviluppato e portato alla versione 7. Il C128 fu presentato anche come modello da ufficio per contrastare l'Apple Macintosh 128K e i PC IBM grazie alla presenza dello Zilog Z80 come seconda CPU con cui poteva eseguire il CP/M e tutti i programmi professionali disponibili per questo sistema operativo.
Dopo che Jack Tramiel ebbe lasciato la Commodore agli inizi del 1984,  il nuovo gruppo dirigenziale volle cancellare il fiasco delle macchine  della serie TED e produrre un computer che potesse rimpiazzare il C64.  Durante l'estate del 1984 il progetto fu avviato e la direzione venne  affidata a William "Bil" Herd, che aveva guidato proprio lo sviluppo  delle macchine della serie TED. Furono però posti dei vincoli: il  computer doveva essere ad 8 bit, per la precisione sarebbe stato  l'ultimo computer ad 8 bit della Commodore, e doveva essere pronto in 5  mesi perché doveva essere presentato al prossimo CES di Las Vegas che si sarebbe tenuto a gennaio del 1985, e avrebbe dovuto competere anche nel mercato semi-professionale come macchina per piccoli uffici.
Bil Herd iniziò a lavorare al C128 partendo da un prototipo già in fase di sviluppo denominato D128, basato sul MOS 6509 e su un nuovo chip video monocromatico denominato MOS 8563.  Herd rivoluzionò quasi completamente il progetto ripartendo da uno  schema hardware più simile a quello del C64. Durante questa revisione  gli ingegneri che avevano sviluppato l'8563 offrirono ad Herd un modello  revisionato con l'aggiunta del supporto al colore: questa versione fu  scelta come chip grafico della nuova macchina. Un paio di settimane dopo l'inizio dello sviluppo la dirigenza  Commodore decise che il nuovo computer avrebbe dovuto essere compatibile  anche con il C64: Herd fu costretto, perciò, a rivedere in corso  d'opera il progetto della macchina. La CPU non destava preoccupazioni: scelse il nuovo MOS 8502, una versione migliorata del 6510  perciò capace di eseguire tutto il codice di quest'ultimo. I problemi  venivano dalla grafica e dal sonoro: il chip grafico era stato pensato  per un computer che potesse essere usato anche in un ufficio ma il C64  era nato come macchina prevalentemente da gioco per cui per ottenere la  grafica multicolore, il supporto agli sprite e l'audio avanzato del SID  fu deciso di integrare tutti i coprocessori del C64 in modo che il  nuovo computer fosse in grado di eseguire tutti i giochi ed i programmi  scritti per il suo predecessore. Il VIC-II  non prese comunque il posto dell'8563 ma lo affiancò perché solo questo  era capace di offrire le 80 colonne richieste in ambito professionale.
Lo sviluppo dell'hardware fu comunque problematico. L'8563  manifestò diversi problemi, a cominciare dal surriscaldamento anomalo a  cui andavano incontro i primi prototipi che costringevano gli  sviluppatori a raffreddarlo con metodi artigianali per arrivare ai  problemi di sincronizzazione sull'accesso alla memoria tra l'8563 ed il  VIC-II che generavano artefatti grafici con parti di testo che  scomparivano dallo schermo. Una volta risolti questi problemi il computer, grazie ai 2 chip  grafici, riuscì ad offrire diverse modalità video: l'8563 generava  un'immagine a 640x200 pixel con 80 colonne di testo ed un'uscita video RGBI compatibile con i segnali CGA dei PC IBM  mentre il VIC-II offriva uno schermo a 40 colonne su un'uscita TV. In  questo modo era possibile pilotare 2 schermi contemporaneamente, ognuno  con un'immagine diversa. Essendo pensato anche per un uso professionale,  fu deciso di integrare anche la CPU Zilog Z80 così da poter usare sul computer tutto il vasto parco software scritto per il CP/M che, all'inizio degli anni '80 del XX secolo era uno dei più diffusi sistemi operativi.
Lo sviluppo fu terminato pochi giorni prima dell'inizio del CES, mentre gli ultimi bug software furono risolti poche ore prima dell'inizio della stessa manifestazione. Il computer fu presentato con il nome di Commodore 128, ad indicare il quantitativo di RAM installata. La casa madre lo indicò come "tre computer in uno" per via delle sue diverse modalità operative:
  • Modalità 128: questa era la modalità nativa del computer. La CPU 8502 operava a 2 MHz e l'utente aveva accesso ai 128 KB  di RAM. Con l'8563 si potevano avere 80 colonne di testo mentre con il  VIC-II 40 colonne. In questa modalità si aveva accesso al nuovo Commodore BASIC 7.0, arricchito di molti comandi tra cui quelli per la gestione della grafica e del suono.
  • Modalità 64: la CPU veniva abbassata ad 1 MHz e l'immagine era  generata dal VIC-II. Tutta la ROM del C64 era contenuta nel computer ed  erano presenti tutti i suoi coprocessori per cui avviando il C128 in  modalità C64 la compatibilità era quasi totale. In questa modalità  l'utente poteva usare solo il Commodore BASIC 2.0 e le 40 colonne.
  • Modalità CP/M: avviando il CP/M grazie allo Z80 il computer poteva  lanciare ed eseguire tutto il software scritto per questo sistema  operativo. In questa modalità il computer poteva operare a 40 oppure 80  colonne.

CARATTERISTICHE

Anno produzione: 1985
Prezzo d'uscita: 990.000 Lire
CPU: CSG 8502 e Z-80 1 or 2 Mhz clock speed con 8502. 3 Mhz clock speed con Z-80
RAM: 128 kilobytes CBM Basic 7.0, CP/M 3.0
Video: MOS 8564 "VIC-II" e MOS 8563 CTRC Modo testo 1: 40 colonne testo, Modo testo 2: 80 colonne testo, Palette di 16 colori, 2 tipi di risoluzioni: 320 x 200, 640 X 200
Suono: MOS 8580 "SID" 3 voci stereo, capacità di suono sintetizzata/digitale
Porte: MOS 6526 CIA x2, 2 porte Joystick/Mouse, Femmina round DIN CBM Seriale, Maschio edge-connector CBM Datasette, Maschio edge-connector parallela programmabile "User" ,Round DIN CBM Monitor, Femmina edge-connector C64 espansione, Bottone di riavvio reset del sistema, Porta tastiera, Bottone accensione
Tastiera: Full-sized 93 key QWERTY
14 tasti numerici sul tastierino
 
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